Recensione | ZTE Atlas W
Lo ZTE Atlas W è un interessante smartphone dall’ottimo rapporto qualità/prezzo dotato di caratteristiche non di spicco, ma assolutamente giustificate dal segmento di mercato in cui intende collocarsi.
Considerando infatti che lo smartphone è venduto al prezzo molto competitivo di circa 150€, non possiamo certamente aspettarci prestazioni da capogiro e materiali nobili, tuttavia mi sento di dire che è uno dei migliori smartphone low cost in cui mi sia mai imbattuto.
Passiamo ora alle caratteristiche meramente tecniche:
- Schermo TFT 3.5″
- Fotocamera posteriore da 5mpx
- Led di notifica e sensore di prossimità
- Processore da 800mhz
- 512mb di RAM e 512mb di ROM, circa 300mb disponibili per le applicazioni, possibilità di espansione via microSD
- Sistema operativo Android 2.3.5 Gingerbread
Al primo contatto, il form factor sembra esser già noto e provoca una sorta di deja-vu. Esteticamente infatti mi ha immediatamente ricordato un iPhone e la fascia di colore grigio metallo che “avvolge” lo smartphone ne è la conferma. A prescindere da questa impressione, l’assemblaggio ed i materiali sono buoni, il telefono è abbastanza sottile (come un iPhone 4 insomma) solido e non vi è nessuno scricchiolio. I tasti di navigazione a sfioramento sono esteticamente molto gradevoli e la retroilluminazione crea una sorta di effetto glow davvero piacevole al buio.
Il sensore della fotocamera assicura foto di media qualità, nelle macro il comparto fotografico ha qualche problema ma sicuramente di natura software, ciò non ne preclude tuttavia la discreta qualità per scatti a distanza >50 cm.
Lo schermo è la parte migliore dello smartphone, display plastico ma di qualità (sembra vetro) e dalle buone prestazioni: i colori sono ben bilanciati ed è ben retroilluminato. Display capacitivo sensibile ed ovviamente multitouch.
L’unica pesante pecca che purtroppo ho avuto modo di constatare è il sistema operativo Android 2.3.5 Gingerbread con alcune piacevoli e non invadenti aggiunte software da parte di ZTE che vanno in parte a potenziare un sistema ormai piuttosto obsoleto: parliamo infatti di un dialer con ricerca t9 dei contatti, un comodo file manager ed un task manager, Probabilmente non sarà rilasciato alcun upgrade dalla casa madre ed è veramente un gran peccato. Il processore da 800mhz è in grado comunque di assicurare prestazioni simili al mio vecchio compagno di viaggi HTC Nexus One con Android Gingerbread 2.3.7 il che lo rende abbastanza discreto e in grado di eseguire buona parte delle applicazioni compatibili con Android 2.3.
In conclusione l’Atlas mi sentirei di consigliarlo a chi necessita di uno smartphone Android dotato di buoni materiali di costruzione ed un comparto hardware discreto ma al contempo estremamente economico (vi ricordo che costa circa 150€).